Abstract degli interventi

Cobis LOD: integrare e aumentare i cataloghi eterogenei delle biblioteche specialistiche

Lianna D'Amato, Regesta 
Emanuela Secinaro, Biblioteca Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica    
 

I Linked Open Data (LOD) rappresentano un'opportunità per integrare cataloghi eterogenei, arricchendone il contenuto informativo attraverso collegamenti esterni a dati, testi e altre risorse. Grazie a questa tecnologia, il patrimonio specialistico delle biblioteche del CoBiS LOD ha acquisito maggiore visibilità e valore. Il progetto, attivo da oltre dieci anni, ha esplorato diverse forme di interoperabilità tra cataloghi, favorendo da un unico punto di accesso la fruizione di informazioni arricchite e collegate a fonti esterne.      

Sessione Il futuro dei cataloghi


SHARE Catalogue e la Share Family: una rete di competenze e risorse per l’innovazione sostenibile dei servizi bibliotecari

Tiziana Possemato, @Cult (gruppo Casalini Libri)  
Claudio Forziati, Università degli studi di Napoli Federico II - Dipartimento di Giurisprudenza    

SHARE Catalogue è un catalogo collettivo sviluppato a partire dal 2015 grazie a una convenzione tra atenei del Sud Italia, oggi dieci, per condividere servizi e progetti, tra cui i servizi in presenza per gli utenti istituzionali, le piattaforme per l’editoria digitale open access e un catalogo collettivo in Linked Open Data. Dopo varie fasi di sviluppo, dal 2022 è in corso un rinnovamento tecnologico con l’adozione della LOD Platform e del Linked Data Editor JCricket, strumenti attualmente utilizzati nei progetti internazionali della Share Family. L’aggiornamento ha richiesto una mappatura tra UNIMARC e BIBFRAME 2.x, garantendo una conversione semantica diretta, senza trasformazioni intermedie in MARC 21. Il nuovo ambiente offre maggiore flessibilità nella modellazione dei dati e aderisce ai principi condivisi della Share Family, basati su collaborazione, sostenibilità a lungo termine, qualità e riuso delle informazioni per la rappresentazione delle risorse culturali nel web dei dati. È inoltre pensato per consentire nuove sperimentazioni e per lo sviluppo di applicazioni avanzate per gli utenti, a partire dall'interoperabilità con strumenti, banche dati e altre piattaforme esterne.  

Sessione Il futuro dei cataloghi

 

La catalogazione per entità, esperienze pratiche della rete URBE con Parsifal

Stefano Bargioni, Pusc  

L'adozione delle linee guida RDA e lo sviluppo del progetto Parsifal e l'interazione con Wikidata hanno permesso alla Rete URBE di intraprendere un processo virtuoso di clusterizzazione di alcune entità. Verrà mostrato come URBE, con Parsifal, stia contribuendo ad innalzare la qualità dei cataloghi dando luogo a processi di metadatazione collaborativa in grado di contribuire alle attività di authority control globali. Verranno evidenziati anche aspetti chiave dell'esperienza  maturata, sia catalografici che tecnologici.   

Sessione Il futuro dei cataloghi 


Authority file di SBN e Wikidata: un esempio di interoperabilità e riutilizzo dei dati  

Elena Ravelli, ICCU - Istituto centrale per il catalogo unico delle Biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche 
Camillo Carlo Pellizzari di San Girolamo, Scuola Normale Superiore 

A fronte della rapida crescita dei dati presenti nei nostri cataloghi e, al contempo, della progressiva riduzione di risorse professionali e finanziarie dedicate ad attività di catalogazione tradizionale, appare sempre più evidente la necessità di sviluppare procedure e applicativi volti al monitoraggio, alla bonifica e all’arricchimento massivi dei dati bibliografici e di authority. Tale obiettivo appare perseguibile non solo grazie allo sviluppo di nuovi modelli concettuali che consentono un più agevole confronto dei dati, ma anche grazie all’innovazione tecnologica che oggi facilita progetti di cooperazione volti all’interoperabilità fra piattaforme appartenenti ad ambiti disciplinari differenti.  Il progetto di arricchimento dei dati di authority di SBN grazie a una estrazione mirata di dati da Wikidata, iniziato nel 2023, è un esempio efficace di collaborazione fra due basi dati molto diverse per ambito disciplinare, finalità e struttura dei dati. 

Sessione Il futuro dei cataloghi   


ACNP: un sistema aperto  

Alessandra Citti, ARPAC. Unità di processo Gestione e sviluppo del catalogo italiano dei periodici – ACNP, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna  
 
ACNP è sempre stato concepito come un sistema aperto da più punti di vista. Aperto alle esigenze dei propri utenti, a nuovi supporti, formati e opportunità. Aperto verso altri cataloghi e sistemi informativi, ossia in grado di importare ed esportare dati. Negli ultimi anni è stata accentuata la dimensione open: sono ora visibili i periodici OA ed è stato fatto un lavoro specifico per le digitalizzazioni. Nel breve futuro è opportuno lavorare ancora verso l’apertura nel senso di volontà di confronto e connessione con altri sistemi. In un futuro meno immediato sarebbe auspicabile un file di autorità che assegni anche attributi univoci alle entità editore, ente autore e luogo. Si tratterebbe di un ulteriore passo del percorso da effettuare perché un catalogo che non sia solo del web ma sul web, come è stato autorevolmente descritto.

Sessione Il futuro dei cataloghi

 

"Ad ogni lettore il suo libro”: le domande dei nuovi utenti e le risposte dei nostri cataloghi

Anna Maria Pastorini, Università di Genova: Sistema Bibliotecario di Ateneo

Le sfide imposte dai cambiamenti tecnologici non hanno mai spaventato le biblioteche che da sempre hanno chiara la loro missione: permettere ad ogni utente l’accesso all’universo informativo e lo sviluppo di nuove conoscenze.
La riflessione biblioteconomica ha sostenuto l’evoluzione degli strumenti catalografici che hanno saputo cavalcare, se non addirittura guidare, il cambiamento. Oggi, è ancora così? Siamo ancora capaci di leggere i bisogni dei nostri utenti? O meglio, i cataloghi delle nostre biblioteche sanno ancora rispondere alle loro domande? 

Sessione Evoluzione dei servizi bibliotecari digitali tra IA e copyright 

 

A chi serve una macchina per scrivere frasi probabili?  

Daniela Tafani, docente di Etica e politica dell'intelligenza artificiale all'Università di Pisa    

I generatori di linguaggio sono sistemi informatici di natura statistica, che estrudono stringhe di testo su basi probabilistiche. Non c’è alcuna garanzia che la sequenza di testo più probabile sia, per l’essere umano che le attribuisce un significato, fedele ai fatti (ai quali il sistema non ha alcun accesso) o rispettosa della logica. A chi può servire un sistema che genera stringhe di testo plausibili e inaffidabili? E qual è il compito dei bibliotecari?   

Sessione Evoluzione dei servizi bibliotecari digitali tra IA e copyright 

 

Il prestito digitale e il mercato degli e-book: limiti attuali e scenari futuri nella legislazione sul diritto d’autore  

Deborah De Angelis, Coordinatrice nazionale Knowledge Rights 21, Studio legale DDA  

Le biblioteche svolgono un ruolo cruciale di interesse pubblico nell'assicurare alla collettività l'accesso alla conoscenza. Tuttavia, nell'era digitale, non dispongono degli strumenti necessari per adempiere pienamente alla loro missione. Da un lato, manca un quadro normativo coerente e completo che supporti il prestito digitale dei libri cartacei digitalizzati; dall'altro, persistono limitazioni per il prestito degli e-book. Questa carenza normativa genera una frammentazione legislativa che ostacola lo sviluppo del prestito digitale, creando diverse criticità derivanti dall'assenza di una regolamentazione adeguata.

Sessione Evoluzione dei servizi bibliotecari digitali tra IA e copyright


NILDE 2016-2025: è ancora vitale la comunità?

Silvana Mangiaracina, CNR AtdR-Bo Biblioteca Dario Nobili

Sono passati dieci anni dall’ultimo check-up del network NILDE, presentato al Convegno di Roma nel 2016. Come sono cambiati gli scambi tra le biblioteche e gli enti? Come si distribuiscono le richieste? 
NILDE è ancora una comunità efficace e virtuosa? Si darà risposta analizzando i dati di questi ultimi anni.

Sessione La comunità NILDE tra presente e futuro

 

TALARIA, il nuovo software open-source per la comunità NILDE

Silvana Mangiaracina, Debora Mazza e Zaid Cheikh Ibrahim, CNR AtdR-Bo Biblioteca Dario Nobili

TALARIA è un resource sharing management system progettato per supportare le biblioteche nella condivisione delle loro risorse. E’ una piattaforma open-source robusta, facile da usare e adattabile alle diverse esigenze e politiche di condivisione dei network di biblioteche. 
Un’istanza di TALARIA, che sarà denominata NILDE App, diventerà operativa per la comunità NILDE. Viene qui presentato lo stato dell’arte dello sviluppo del software e le prospettive future.

Sessione La comunità NILDE tra presente e futuro

 

Prospettive e criticità nell'integrazione tra Alma (Ex Libris) e TALARIA

Nazzareno Bedini, Università di Pisa  

Alma di Ex Libris è una delle piattaforme LSP (Library Services Platform) più diffuse in ambito accademico. Questo intervento si propone di analizzare le potenzialità e le criticità legate all'integrazione tra Alma e TALARIA. Verranno approfonditi aspetti tecnici e operativi, tra cui i flussi di lavoro relativi alle richieste di document delivery (borrowing e lending), la comunicazione tra sistemi (attraverso protocolli come openurl, ISO 18626 e API) e l'interrogazione dei cataloghi (mediante Z39.50 e SRU). L'analisi sarà arricchita dalle esperienze maturate dal gruppo di lavoro sul Resource Sharing di ITALE (Associazione italiana utenti Ex Libris), con particolare riferimento alle integrazioni parziali già realizzate con Nilde (tramite Cloud APP e openurl) e a quelle attive con ILL SBN (grazie al protocollo ISO ILL). L'obiettivo è fornire una panoramica completa sulle prospettive legate allo sviluppo dell'interoperabilità tra questi due sistemi.

Sessione La comunità NILDE tra presente e futuro

 

RSCVD, an international interlibrary document delivery initiative

Carmen Lomba, ILL librarian   Universidad de Cantabria, Biblioteca   
Peter Bae, Director of Bowdoin College Library (Maine, USA)   

 

The RSCVD (Resource Sharing Collaborative and Voluntary Document Delivery) initiative is an international project to facilitate the delivery of documents between libraries. It is limited to the provision of copies; it does not manage the lending of original documents. It is under the auspices of the IFLA DDRS Committee (Document Delivery and Resource Sharing Section).  It is based on a community of volunteer libraries whose goal is to help the global academic community ensure universal and equitable access to quality information, especially in times of crisis. All this is done through an open, free, and collaborative document delivery service.  The RSCVD initiative was designed and launched by members of the IFLA DDRS Committee during the pandemic, when many libraries were unable to access collections due to lockdowns. It was subsequently developed thanks to the European HERMES project (2021-2023), in which the University of Cantabria was a partner, along with the CNR (Italy), MEF University (Turkey), the University of Balamand (Lebanon), and IFLA. During this period, the theoretical foundations of the project were established through a publication, and the TALARIA software was designed.   The project is based on voluntary cooperation: volunteer libraries are willing to share their collections, their work, and their know-how. RSCVD depends on and will continue as long as it is sustainable for the volunteer libraries.  RSCVD is organized and managed by a Steering Committee. Representation is distributed among five members of the IFLA DDRS Committee and four members chosen from among the volunteer libraries, ensuring a diverse representation of countries. There is also a technical advisory board, made up of the software developers. Finally, there are some honorary members, that are professionals who have played an important role in the project's history.  The RSCVD service is implemented using the RSCVD app software, powered by TALARIA, a free, open-source interlibrary copy supply management software released under GPL 3.0 (GNU Public License). It is a user-friendly program focused on the processes of obtaining and supplying copies, and is under continuous development.  To date, the community has nearly 300 participating libraries from 32 countries. Despite this effort, there is still a significant opportunity for growth, not only in terms of membership but also in terms of diversification and inclusion in different parts of the world not yet reached by the service or other existing resource-sharing network systems.  The benefit of participating in the RSCVD community for libraries is primarily the ability to obtain documents that cannot be obtained through other means, free of charge. And for librarians in the document access service, belonging to the RSCVD community offers opportunities for training and communication with colleagues from other institutions.      

Sessione Il futuro delle comunità per la condivisione delle risorse
     

Ultimo aggiornamento 18 Aprile 2025